L’altra sera ho visto un documentario sugli orsi della Kamchatka: animali affascinanti in posti incredibili!

Il documentario descriveva un circa anno della vita degli orsi, dal risveglio a primavera al ritiro in letargo prima dell’inverno successivo, attraverso le esperienze di ricerca di cibo dei protagonisti: un giovane adolescente, un maschio adulto, una mamma con i cuccioli.

E’ interessante vedere come l’impegno per la sopravvivenza sia differente per ciascuno di loro, ma ho trovato molto forzata la narrazione dei loro pensieri e delle loro emozioni in chiave umana.

A regolare la vita degli animali selvatici non sono le passioni, gli affetti o i ragionamenti tipici degli umani, e un documentario sviluppato su queste basi descrive i selvatici a modo mio in modo improprio.

Perché non siamo in grado di riconoscere agli animali selvatici la loro propria natura?

Perché abbiamo questa necessità di attribuire loro sentimenti umani?

Quando il grande orso maschio si sveglia dal letargo e con evidente soddisfazione si struscia sugli alberi, si bagna nel torrente e si rotola nell’erba, la voce narrante ci racconta che è molto felice di ritrovare il contatto con la natura.

Ma non è forse esso stesso Natura??

E noi umani, così impegnati a guardare la Natura in televisione, non siamo forse noi stessi Natura?

Certo! Però ce ne siamo dimenticati.

Proprio questa dimenticanza sta alla base della nostra necessità di umanizzare gli animali, anche quelli selvatici. Non siamo in grado di comprendere né di accettare qualcosa di diverso e distinto da noi. Viviamo una vita umano-centrata. Questo atteggiamento è irrispettoso e spesso pericoloso.

Per il nostro bene, dovremmo tutti imparare a riconoscere la nostra natura e riscoprirci in essa.

Riscopriamoci Natura!

2 thoughts on “ orsi e animali selvatici ”

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